L’Associazione 64 entra nell’organizzazione del Museo Dinamico della Tecnologia

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L’Associazione 64,è una società culturale-macchina del tempo, nata dalla passione di Giovanni Bernardo, per la programmazione ma soprattutto, per i computer e i giochi d’epoca che hanno divertito e intrattenuto la generazione degli ’80 . Il lavoro da essa svolto in ambito informatico e multimediale, è quello di riportare in vita “pezzi” d’epoca quali computer, proiettori, macchine fotografiche, da scrittura e da calcolo, grammofoni, con riparazione e messa in funzione.

La società, attiva da circa un anno e mezzo, non è a scopo di lucro e l’ obiettivo principale che si pone è quello di sbalordire i bambini mostrando loro la vera bellezza dei videogiochi, quelli che tenevano incollati per ore ed ore permettendo di fantasticare e di dar prova delle proprie abilità in partite infinite ed ardue.

Questo fine è realizzato mediante l’organizzazione di visite guidate con scuole, mostre tematiche interattive organizzate con un parco macchine di circa ottanta computer d’epoca funzionanti e collaborazioni con altre associazioni dedite al retrocomputering e al retrogaming.

La prima mostra (prima anche nel sud Italia) tenuta con successo dall’organizzazione si è svolta a Castel Morrone e ha visto protagonisti sia bambini che genitori, i quali sono stati racchiusi in una bolla temporale in grado di fondere passato e presente, riflettendo l’infanzia dei grandi, negli occhi dei piccoli. Infatti, questi ultimi hanno avuto la possibilità di interagire con console di vecchio stampo riportate in vita e da loro mai viste, mentre mamma e papà rivivevano la spensieratezza infantile.

Ma come è nata questa idea così “bizzarra” e innovativa? Giovanni racconta che un giorno, mentre si accingeva a “risuscitare” uno dei suoi pezzi da collezione, un Amstrad CPC464, si ritrovò a spiegare ad un bambino curioso che ,furtivamente era entrato nel suo piccolo laboratorio, la funzione delle varie parti di quel computer e quest’ultimo, entusiasta, volle sperimentare uno dei videogiochi ad esso compatibili.

Dopo qualche ora, il piccolo era ancora li, accanito nell’intento di riuscire a continuare la partita a Boulder Dash. Meravigliato dall’interessamento di quest’ultimo, sotto consiglio della moglie, Bernardo decise di voler vedere stampato lo stesso sorriso soddisfatto e genuino sul volto di altri bambini e decisione non fu più corretta.

Al momento l’associazione vanta la partecipazione di mostre a Roma, Firenze e San Leucio, la collaborazione e lo scambio di idee con altre società a livello nazionale. Inoltre vi è una collaborazione ancora da definire con la fiera fantasy che si terrà ad agosto a Salerno in cui verranno organizzati tornei di retrogame con console e videogiochi di vecchia data che, nonostante il loro sentore antico, regalano ancora oggi tanto divertimento.

Lo sguardo volto al passato non oscura l’ampia prospettiva del futuro in cui, l’associazione si augura di avere una sede fissa in cui poter mettere in mostra i macchinari. L’idea sarebbe quella di situarla a Caserta in uno spazio ampio che possa contenere tutti gli elementi ma soprattutto la passione dei visitatori e degli organizzatori che, unità alla loro buona volontà, cercano la collaborazione della provincia di Caserta. Ed è proprio a quest’ultima e ai suoi giovani che gioverebbe la freschezza e la novità offertagli dall’ Associazione 64.

Carolyn Ann Benizio

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